lunedì 7 luglio 2014

articolo scritto per concorso giornalismo

questo articolo, il mio primo articolo da "giornalista" che ha partecipato a concorso per la rivista Leconte. Non è arrivato tra i 12 finalisti,  ma è stato citato tra i migliori esclusi


CONCERTO AL TEATRO ROMANO (VR) DI CRISTIANO DE ANDRE'
12 SETTEMBRE 2009

“..Solo passaggi, passaggi di tempo..”
Un passaggio di testimone che Cristiano ha ereditato dal padre, nonché poeta e cantautore Fabrizio De André, rilanciandolo in una chiave più vicina alle sue corde musicali e alla sua preparazione musicale (ndr diplomato al Conservatorio Paganini di Genova), senza nulla togliere alla poesia e alla musicalità delle canzoni originali, presentandole, in alcuni casi, in una chiave più rock.
Cristiano De André è nato a Genova il 29 dicembre 1962 e già da giovane inizia la sua carriera musicale: nel 1982, a 20 anni forma un gruppo: i Tempo Duri con Carlo Facchini a Verona.
Assieme incideranno il loro primo lp prodotto dalla Fado (casa discografica costituita dal padre Fabrizio De André e da Dori Ghezzi). Ma ben presto inizia la carriera da solista : già nel 1985 con la presenza a Sanremo arrivando quarto con il brano “Bella più di me” e successivamente il primo lp nel 1987 dal titolo omonimo Cristiano De André.
E oggi a distanza di quasi 30 anni dall'inizio della carriera con alla spalle 6 album da solista (con alcune collaborazioni), Cristiano torna sul palco dopo una lunga pausa durata 6 anni reinterpretando le canzoni del padre.
Ma eccoci qua a una delle tante date del tour “De André canta De André dal quale, successivamente, nasceranno due volumi : vol. 1 e vol. 2 prodotti dalla casa discografica Universal Music Group.
Ed eccolo arrivare, salutate tutti i fans, sedersi davanti a me e ad un migliaio di persone a raccontarsi e raccontarci la strada percorsa per arrivare a questa decisione di reinterpretare alcun pezzi del padre: “ tutti cantano mio padre, ora tocca a me visto che sono il figlio e le ho viste nascere”
Inizia il concerto con “Megun megun” , “A cimma”, “Ho visto Nina volare” e via con “Creuza de Ma”, “Don Raffae”, “Se ti tagliassero a pezzetti”, “Smisurata preghera”, “Amico Fragile” , “la canzone di Marinella, “Quello che non ho”, “Fiume Sand Creek”, un medley con “Andrea/La Cattiva strada/Un giudice” per poi finire con Il Pescatore e “Notti di Genova”, scritta da Cristiano e Oliviero Malaspina e divenuta recentemente Patrimonio dell'Unesco.
Da non dimenticare tra qualche canzone e un'altra qualche aneddoto sulla sua vita.
Ma due canzoni emergono di più, perché legate direttamente a ricordi di Cristiano: “Cose che dimentico” e “Verranno a chiederti del nostro amore”. La prima scritta per un amico gallurese malato di Aids, quando ai quei tempi erano considerati come appestati e negli ospedali ricoverati
nel reparto intoccabili / dove la vita ci sembra enorme / perché non cerca più e non chiede / perché non crede più e non dorme. Qui nel girone invisibili / per un capriccio del cielo / viviamo come destini / e tutti ne sentiamo il gelo.”
Mentre il secondo brano, “Verranno a chiederti del nostro amore” è un ricordo intimo che Cristiamo con dolcezza ama ricordare: “ mi ricordo da piccolo, una sera sbirciando dalla fessura della camera dei miei genitori, vidi mia madre piangere: mio padre le aveva appena cantato la canzone scritta per lei”
Alla fine del concerto molte persone si accalcano per vederlo, fare una foto con lui e magari anche farsi fare un autografo.
Io quella sera sono stata fortunata ad essere presente ad ascoltare l'intensità di un artista e di un amico che ha ritrovato la sua strada e il suo posto nel mondo nella musica.
Ho avuto anche il piacere di stringergli la mano, abbracciarlo , fargli i complimenti e incoraggiarlo a non scendere più da quel palco (visto che è l'unico posto in cui deve stare) e poi naturalmente da fans come tutti una foto e un autografo per ricordo di quella memorabile serata.
Speriamo che da ora in poi continui con la determinazione e la promessa di ritornare a scrivere pezzi suoi, tornare ad essere il Cristiano, grande cantautore, che nelle sue canzoni ci mette la vita, le emozioni, le passioni..ed io ci sarò ancora una volta ad attendere i suoi capolavori.
Scritto da Teresa Bruttomesso

Nessun commento:

Posta un commento